Equilibri Sistemici
Progetto per l’ aerostazione dell’aeroporto di Comiso (RG)
2011/12
Bronzo, Pietra di Comiso, Pietra lavica
Relazione descrittiva
L’opera sintetizza la tematica concorsuale attraverso una rappresentazione che non è mera riproduzione della realtà ma una sua interpretazione simbolica.
Da una lettura critica del territorio si riconoscono sugli Iblei tre scenari differenti: il mondo dell’altipiano, quello della cava e quello del fondovalle. Ognuno di questi macrocosmi propone tre tipologie di paesaggio diverse. Quello brullo e aperto dell’altopiano, quello chiuso e minerale della cava e quello umido e vegetale del fondovalle.
Ad ognuno di essi è possibile associare un elemento naturale: l’aria all’altopiano, l’acqua al fondovalle e la terra alla cava.
L’apparente uniformità si traduce quindi in multiforme eterogeneità a secondo della prospettiva dalla quale si osserva la realtà.
L’ eterogeneità del territorio non si manifesta soltanto grazie ad una differenza materica dello stesso ma anche attraverso l’elemento vita che ad esso si integra: l’acqua che ospita il mondo dei pesci e degli anfibi, la terra che nutre molti animali dediti al pascolo e l’aria che accoglie centinaia di specie di insetti e volatili.
L’opera riprende ciascuno di questi elementi e li rende complesso scultoreo.
Essa è composta da una parte basamentale realizzata attraverso l’accostamento di due blocchi regolari in pietra di Comiso di due altezze diverse, dal corpo della scultura che è invece una lastra di bronzo e da un elemento raccordante in pietra lavica. Ognuno di questi elementi rappresenta uno dei macrocosmi prima delineati (la cava, l’altopiano, il fondovalle).
L’elemento minerale suggerisce l’idea dell’orizzontalità che contrasta con la verticale snellezza della stele bronzea.